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TRE STORIE FREUDIANE – La terza

  • Davide Fassola
  • 4 dic 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Si conclude il breve ciclo di articoli triassico ideato da Help Psicologia per diffondere la teoria della deformazione del sogno di Sigmund Freud. Invitiamo chi non avesse letto i primi due, per meglio comprendere il testo che segue, a leggere i precedenti. La terza storia di cui parliamo oggi è diversa. Una ragazza racconta di essersi trovata di fronte a una bara contenente il cadavere di un suo nipotino di nome Karl (fratello minore di Otto, un altro bambino molto, questa volta realmente, tempo prima), Freud pensa che anche un sogno così lugubre contenga l'appagamento di un desiderio nascosto, e cioè di rincontrare un uomo a cui la ragazza si era legata tempo prima che ha incontrato l'ultima volta proprio al funerale di Otto. In conclusione, Freud sostiene che i sogni raccontati dai suoi pazienti rappresentino nuove, importanti conferme della teoria del sogno come appagamento di un desiderio. <<Un altro sogno, di carattere più tetro, mi venne raccontato da una paziente, sempre come obiezione alla mia teoria del sogno come desiderio. La paziente, una giovane ragazza, incominciò: 'Lesi si ricorderà che mia sorella ha ora un figlio solo, Karl; il maggiore. Otto, l'ha perduto quando stavo ancora a casa sua. Otto era il mio prediletto, praticamente l'ho allevato io. Voglio bene anche al piccolo, ma naturalmente mai quanto al morto. Ora stanotte ho sognato di vedere davanti a me Karl morto. Giace nella sua piccola bara, con le mani giunte, le candele tutt'attorno, insomma proprio come allora il piccolo Otto, la cui morte mi ha così colpita. Mi dica, che cosa significa? Lei mi conosce bene; sono così cattiva da augurare a mia sorella la perdita dell'unico figlio che le è rimasto? O forse significa che deisideravo la morte di Karl al posto di quella di Otto, cui ero molto più affezionata?' Le assicurai che quest'ultima interpretazionee era esclusa. Dopo una breve riflessione, potei darle l'esatta interpretazione del sogno che mi fu poi confermata da lei. Vi riuscii perché ero a conoscenza di tutta la sua storia precesdente. Rimasta orfana assai presto, la ragazza era stata allevata in casa dalla sorella, molto più anziana. Tra gli amici e i visitatori della casa, incontrò anche l'uomo che lasciò un'importonta duratura nel suo cuore. Per un po' di tempo sembrò che questi rapporti, quasi inespressi, dovessero concludersi in un matrimonio. Ma l'esito felice fu sventato dalla sorella, i cui moventi non vennero mai interamente chiariti. Dopo la rottura, l'uomo amato dalla nostra paziente non frequentò più quella casa, e la ragazza stessa, qualche tempo dopo la morte del piccolo Otto, sul quale nel frattempo aveva riversato la sua tenerezza, si rese indipendente. Ma non riuscì a liberarsi dello stato di dipendenza cui l'aveva portata l'inclinazione per l'amico della sorella. Il suo orgoglio le imponeva di evitarlo, ma non le fu possibile trasferire il suo amore sui corteggiatori che si presentarono in seguito. Quando veniva annunciata in quache luogo una conferenza dell'amato, che apparteneva al mondo letterario, lei si trovava immancabilmente tra gli ascoltatori, e del resto coglieva ogni occasione per vederlo di lontano, in ambiente neutrale. Mi ricordai che il giorno precedente mi aveva detto che il professore sarebbe andato ad un concerto, e che lei stessa vi si sarebbe recata per gioire ancora una volta della sua vista. Questo era successo il giorno prima e il concerto doveva aver luogo nel giorno in cui mi raccontò il sogno. Mi era quindi facile ricostruire l'esatta interpretazione, e le chiesi se si ricordava qualche avvenimento verificatosi dopo la morte del piccolo Otto. Mi disse immediatamente: 'Certo, il professore tornò allora a trovarci dopo una lunga assenza e lo rividi ancora una volta presso la bara del piccolo Otto'. Era precisamente quel che mi aspettavo. Interpretai dunque il sogno nel modo seguente: 'Se ora morisse l'altro bambino, si ripeterebbe la stessa cosa. Lei passerebbe la giornata presso sua sorella, il professore verrebbe certamente a far le condoglianze e lei lo rivedrebbe come allora, nelle medesime circostanze. Il sogno non significa altro che questo suo desiderio di rivederlo, un desiderio contro il quale lei sta lottando intimamente. So che lei ha nella borsetta il biglietto per il concerto di oggi. Il suo è un sogno di impazienza, che anticipa di qualche ora lo sguardo fugace che lei getterà su di lui, oggi'. Per mascherare il suo desiderio, ella aveva evidentemente scelto una situazione in cui di solito si reprimmono desideri di questo genere, una situazione in cui si è talmente presi dal dolore da non pensare all'amore. Eppure è ben possibile che anche nella situazione reale riprodotta fedelmente dal sogno, dinanzi alla bara del primo bambino che amava più intensamente, ella non abbia potuto reprimere un sentimento di tenerezza per il visitatore che tanto le era mancato>>


 
 
 

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