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TRE STORIE FREUDIANE - La prima

  • Davide Fassola
  • 22 nov 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Brani da 'L'interpretazione dei sogni' Il nostro inconscio, per Freud, attua una deformazione degli oggetti durante il sonno, dunque mentre sogniamo. Freud, in particolare, riporta tre storie, a dimostrazione della sua notazione, che Help Psicologia qui vuole proporvi in tre diversi articoli. Nel primo, questo, vi sarà la prima storia, nel prossimo la seconda e nell'ultimo la terza. Freud ha bisogno di ben poche presentazioni, lo psicanalista per eccellenza, il fondatore di una nuova scienze, di un nuovo sapere scientifico e filosofico che spianerà la strada a più scienze umane. Il 1900, data della pubblicazione de 'L'interpretazione dei sogni', uno dei più rivoluzionari testi scientifici mai scritti, delinea la nascita di un nuovo secolo. L'opera avrà un'influenza enorme sulla sociologia, sulla letteratura, sulla filosofia, sulla psicologia, sulla scienza. Il sogno, per Freud, non è un'esperienza irrazionale e priva di senso, ma qualcosa di profondamente rivelativo della vita inconscia dell'uomo. 'Herr professor' qui indaga le leggi del mondo onirico, ossia le costanti secondo cui i contenuti dei sogni vengono organizzati. PRIMA STORIA Una paziente racconta di aver sognato di andare insieme alla suocera in un luogo di villeggiatura. In passato, la stessa paziente aveva raccontato di essersi opposta a un'ipotesi di questo tipo, arrivando a prendere in affitto una casa molto distante da quella della suocera. Freud interpreta il sogno in questo modo: la paziente, che in precedenza aveva dovuto dargli ragione riguardo a un episodio del proprio passato, desidera ora dimostrare come lui abbia torto e come le sue teorie siano sbagliate. Il suo sogno rappresenta esattamente l'appagamento di questo desiderio. <<In modo più semplice, eppure sempre secondo lo schema per il quale il mancato appagamento di un desiderio comporta l'appagamento di un altro, si risolse l'obiezione alla mia teoria del sogno formulata da un'altra paziente, la più spiritosa tra tutte le mie sognatrici. Le avevo spiegato un giorno che il sogno è l'appagamento di un desiderio. Il giorno dopo mi raccontò che un sogno in cui andava con la suocera in un luogo di villeggiatura per trascorrervi insieme le vacanze. Orbene, io sapevo che lei si era violentemente opposta a passare l'estate vicino alla suocera, e sapevo pure che pochi giorni prima, era riuscita felicemente ad evitare la temuta vita in comune prendendo in affitto una casa molto distante dal luogo di villeggiatura della suocera. Ora il sogno aboliva questa soluzione desiderata; non si trattava quindi forse della più chiara contraddizione alla mia teoria dell'appagamento di un desiderio mediante il sogno? Certo, bastava trarre la conclusione logica di questo sogno per averne l'interpretazione. Secondo questo sogno io avevo torto: era dunque suo desiderio che io avessi torto e il sogno le mostrava questo desiderio appagato. Il desiderio che io avessi torto, appagato a proposito della villeggiatura, si riferiva in realtà ad un argomento diverso e più serio. In quel tempo avevo dedotto, dal materiale offertomi nell'analisi, che in un certo periodo della sua vita doveva essere accaduto qualche cosa di rilevante per la sua malattia. Ella aveva negato la cosa, perché non riusciva a rintracciarla nel suo ricordo, ma poco dopo apparve chiaro che avevo ragione. Il suo desiderio che io potessi aver torto, trasformato nel sogno del viaggio in campagna con la suocera, corrispondeva dunque al giustificato desiderio che quei fatti, di cui allora esisteva soltanto il sospetto, non si fossero mai verificati>>


 
 
 

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